Diabete Italia, che riunisce Associazioni Nazionali di Volontariato delle persone con diabete e Società Scientifiche che operano nella diabetologia, si è fatta promotrice di un incontro tra clinici, associazioni di pazienti e rappresentanti delle istituzioni per discutere delle “ipoglicemie severe” che rappresentano la complicanza acuta piú frequente e grave nel diabete di tipo 1 e nel tipo 2 insulino-trattato che si è tenuto ieri, 9 dicembre, a Bologna.

Stime parlano del 16% di persone insulino-trattate, che fanno un accesso al pronto soccorso ogni anno per ipoglicemia.

I costi diretti  per un episodio di ipoglicemia severa vanno da 1500 a 3000 euro. 

Questi costi non tengono conto dei costi indiretti (ore di lavoro e di scuola perse, etc ) e del costo personale.

Hanno aperto i lavori la dott.ssa Kyriakoula Petropulacos  (Direttore Generale Emilia Romagna) e la dott.ssa Paola Pisanti (Consulente presso il Ministero della Salute per le Malattie Croniche)

Si è trattato di una consensus conference nella quale si sono confrontati i clinici (Paolo di Bartolo AMD, Marcello Baraldi SIMEU, Giulio Marchesini Reggiani SID, Gerardo Medea SIMG e Giuliana La Penna AMD), passando poi la parola alle Associazioni di persone con diabete (Giorgio Cesari AGDI, Marcello Grussu ANIAD, Stefano Nervo Diabete FORUM). 

Sono intervenuti inoltre Francesca Ulivi, giornalista e Daniela D'Onofrio di Portale Diabete. 

Il dibattito ha coinvolto anche i rappresentanti delle Organizzazioni Regionali delle Associazioni di Volontariato che operano in ambito diabetologico.

Obiettivo del progetto é quello di aumentare la consapevolezza di quale sia l'impatto delle ipoglicemie severe nella vita del paziente e portarlo all'attenzione di clinici e istituzioni.

Ci si propone di elaborare per la prima volta un documento "sociale" che, con il supporto dei clinici, esplori i bisogni delle persone con diabete per il problema ipoglicemie e suggerisca le strategie per superare gli ostacoli e ridurre il costo economico ed umano delle ipoglicemie.